grotta della zinzulusa castro e santa cesarea terme

Tra Storia & Leggenda

Il territorio dove è nata la cittadina di Santa Cesarea Terme ha visto la presenza dell'uomo già millenni fa: nelle vicine grotte delle Striare e Romanelli sono infatti stati rinvenuti resti e graffiti legati alla presenza umana sin dall'epoca paleolitica.

Il nome del borgo si rifà a un'antica leggenda del '400: si narra al riguardo di una fanciulla vergine di nome Cesarea, originaria della vicina Otranto, che per sfuggire alle violenze del padre trovò rifugio in una delle grotte carsiche lungo la costa frastagliata del luogo. In una di queste cavità naturali la ragazza rimase fino alla morte: vi sgorgava una fonte di acqua dolce che divenne sulfurea, secondo la tradizione cristiana, perché il padre di Cesarea vi annegò; la mitologia, invece, afferma che la presenza di zolfo nella sorgente è legata alla putrefazione dei corpi dei giganti Leuterni, uccisi dal prode Ercole.

Dopo le devastanti incursioni saracene e un periodo di abbandono del borgo, dall'800 Santa Cesarea Terme si fa apprezzare per le sue acque termali dalle proprietà sulfuree e salsoiodiche, benefiche per la cura di patologie respiratorie, dermatologiche e arto-reumatiche. Sgorgano a una temperatura di circa 30° da quattro grotte: Solfatara, Gattulla, Sulfurea e Fetida.

Santa Cesarea Terme: Cosa Vedere

Santa Cesarea Terme si erge su tre livelli: in basso, oltre ai vari stabilimenti termali, ci sono gli accessi al mare e le spiagge più belle, come Cala di Porto Miggiano, e le Piscine di Santa Cesarea Terme raggiungibili attraverso una serie di scalini scavati nel tufo.

Il vero e proprio borgo si trova a mezza altezza e si caratterizza per la presenza di eleganti dimore come l'ottocentesca Villa Sticchi che, splendida nel suo stile moresco, domina lo skyline con la sua cupola color arancio: ogni finestra e porta è decorata con pietra leccese finemente intagliata mentre le facciate sono un tripudio di arabeschi e disegni floreali.

Altrettanto bella è poi la luminosa Villa Raffaella con la sua torre ottagonale, il Palazzo Tamborino affacciato sul mare e il seicentesco Palazzo Gargasole: quest'ultimo ospita non solo la biblioteca comunale ma anche il Museo degli Orologi e delle Torri Civiche.

A dominare dall'alto Santa Cesarea Terme, tra lussureggianti boschi di pini di Aleppo e la rilassante Pineta Belvedere che regala panorami spettacolari su tutta la costa, c'è la Chiesa Madre del Sacro Cuore. L'edificio risale al XIV secolo e fu restaurato nel 1924, e all'interno sono custodite la statua in cartapesta di Santa Cesarea Vergine e quella del Sacro Cuore di Gesù che troneggia sull'altare maggiore.

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