Duomo Lecce

Il Cuore della Città

Il centro storico di Lecce, al quale si accede dalla cinquecentesca Porta Napoli, ruota attorno a Piazza Sant'Oronzo, così chiamata in onore del vescovo che pregò per la salvezza della città dalla peste. Ai piedi della colonna con in cima la statua benedicente dello stesso Sant'Oronzo, si stende l'anfiteatro romano risalente al II d.C.: è una delle più vive memorie della città, anticamente chiamata Lupiae, quando era municipio romano.

La maggior parte dell'arena, che poteva contenere fino a 20000 persone, è ancora sotto il manto stradale, ma si possono ben distinguere alcune gradinate e le colonne tufacee: alcuni reperti rinvenuti presso l'anfiteatro, come ad esempio il parapetto in marmo decorato con scene di lotte e caccia oppure la statuetta di Athena, sono oggi conservati nel Museo Castromediano.

Lasciando la Piazza Sant'Oronzo, dove si fa notare anche Palazzo del Seggio con tanto di eleganti archi ogivali, si può percorrere Via Augusto Imperatore fino ad incontrare Via Arte della Cartapesta: qui c'è un altro anfiteatro, ben più piccolo del primo, ma forse ancora più suggestivo e al di fuori delle più battute rotte turistiche.

Barocco Leccese

Alla Scoperta del Barocco Leccese

Da Piazza Sant'Oronzo si raggiunge facilmente una delle bellezze barocche più eclatanti della città: si tratta della Basilica di Santa Croce che sorge accanto al Convento dei Celestini.

La ricchezza della facciata lascia a bocca aperta tra putti, sculture leonine e femminili sulla trabeazione e le statue di san Celestino e san Benedetto attorno al rosone romanico. All'interno non si può non ammirare l'altare realizzato dallo Zimbalo, decorato con riquadri raffiguranti scene di vita di San Francesco da Paola all'interno dell'omonima cappella.

Tra i luoghi più scenografici di Lecce c'è poi Piazza Duomo, chiusa su tre lati come se fosse un teatro: all'ombra del campanile realizzato dallo Zimbalo, con tanto di cupola ottagonale in cima, sorge la Cattedrale di SS. Maria Assunta. La chiesa ha due ingressi molto diversi tra loro: se quello principale, posto davanti al Palazzo Vescovile, è decisamente sobrio, l'ingresso secondario è un vero gioiello barocco e guarda proprio l'ingresso alla piazza. All'interno, tra pavimenti marmorei e soffitti dorati, è possibile ammirare un altare di matrice napoletana realizzato in bronzo e marmo.

Fuori dal centro storico si erge poi il Castello di Carlo V, realizzato nel 1539 da Gian Giacomo dell'Acaya con tanto di mura imponenti, bastioni angolari e un fossato ormai colmato: da vedere il Salone della Duchessa, con le sue alte volte a crociera e i capitelli dei costoloni decorati con motivi allegorici e vegetali.

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